page contents

Cristoforo Colombo- 1991 - Orizzonte degli Introvabili - Oggetti unici, particolari e....tanto altro

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

 
 
 
 
 

Ritratto postumo di Cristoforo Colombo eseguito da Sebastiano del Piombo, 1519

 
 

“V° CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA”


Sono note le vicende del viaggio: le tre navi procedettero sempre di conserva con vento favorevole, fra l’alternarsi di speranze e delusioni di terre intraviste e rivelantisi inesistenti, e fra le mormorazioni dei marinai che temevano di essere condotti troppo lontani; tanto che Colombo, per evitare che l’equipaggio potesse abbandonarsi a sconfortanti previsioni, aveva adottato il sistema, sin dal quarto giorno della partenza dalle Canarie, di segnare sul giornale di bordo un minor numero di leghe percorse.
Leggenda è che l’equipaggio abbia minacciato ad un certo punto di ribellarsi, e che il tentativo sia stato dominato dall’energico contegno e dal prestigio dei fratelli Pinzon.
Certo è però che i Pinzon, almeno sino al primo approdo, furono di valido ed efficace aiuto, se non nei consigli, nell’azione.
Per la lunga durata del viaggio, circa un mese, senza aver incontrato alcun'isola, qualche incertezza dev’essere sorta anche nell’animo di Colombo.
Gli indizi di terra non lontana venivano facendosi ormai più sicuri: ramoscelli di piante terrestri, un bastone intagliato rese certa la vicinanza della terra.
Già sul far della notte Colombo stesso aveva visto un lume lontano e aveva raccomandato i marinai di intensificare la vigilanza, ma doveva essere un marinaio della Pinta, Rodrigo da Triana, a distinguere per primo la terra, alle due del mattino del giorno 12 Ottobre.
Di questo leggendario viaggio possediamo una relazione in forma di diario (il primo che si conosca in questa forma), scritto  minutamente da Colombo, con la registrazione delle distanze percorse, delle direzioni delle rotte seguite e delle cose più notevoli osservate.
Gli errori contenuti nelle carte disegnate senza conoscere le proiezioni né un sistema di coordinate che somigliassero alla longitudine e alla latitudine avrebbero così influenzato in modo decisivo Colombo, attirandolo verso occidente col miraggio di un’Asia molto  vicina all’Europa.

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu