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Giordano Bruno - Orizzonte degli Introvabili - Oggetti unici, particolari e....tanto altro

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Ritratto di Giordano Bruno, pubblicato la prima volta nel 1824, basato su un presunto ritratto a incisione, anonimo, del 1715, secondo alcuni riproduzione, a sua volta, di un ritratto realizzato durante la sua vita (ca. 1578), oggi andato perduto.

 
 

“400° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIORDANO BRUNO”


Giordano Bruno è nato a Nola nel 1548. Il nome di battesimo era Filippo, poi mutato a diciotto anni in quello di Giordano, al momento dell’entrata tra i Domenicani nel convento di San Domenico Mggiore in Napoli. Spirito irrequieto e temperamento impetuoso e polemico, aveva compiuto fin da giovanissimo  letture sterminate, conseguendo un’ottima conoscenza di Aristotele e Tommaso d’Aquino, ma partecipando anche dell’esaltazione rinascimentale del platonismo ed aprendosi ai motivi mistici e magici della letteratura ermetica, astrologica e cabalistica dell’epoca. Secondo una confessione resa agli Inquisitori a Venezia, aveva presto dubitato di verità fondamentali della religione cattolica. I conflitti con l’autorità ecclesiastica si delinearono fin dall’inizio. Gli si imputava, in modo particolare, di essere contrario al culto delle immagini dei Santi e di distogliere i confratelli da quello della Vergine.
Arrestato a Venezia a causa di un delatore fu accusato di eresia dal cardinale Bellarmino e, tradotto a Roma, fu torturato per sette anni nelle carceri della Santa Inquisizione che lo condannò al rogo a Campo de’ Fiori, dove fu bruciato vivo il 17 febbraio del 1600, dopo aver rifiutato di ritrattare come eretiche le affermazioni contenute nei suoi scritti, tra i quali ricordiamo i più importanti:
“Il Candelaio”, “De Umbris Idearum”, “Cena delle Ceneri”, “De la Causa”, “De Minimo”, “De Monade”, “De immenso et innumerabilibus”, “Principio e Uno”, “Spaccio della Bestia trionfante”, “Cabala del Cavallo Pegaseo”, “Asino Cillenico”, “De gli eroici furori”, “De l’nfinito universo et mondi”.

 
 
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