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Pattinaggio di figura - Orizzonte degli Introvabili - Oggetti unici, particolari e....tanto altro

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XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI

I XX Giochi olimpici invernali, noti anche come Torino 2006, si sono tenuti a Torino dal 10 al 26 febbraio 2006. Le gare si sono svolte sia a Torino sia in altre otto località del Piemonte. Dal 10 al 19 marzo si sono tenuti, nella stessa sede, i IX Giochi Paralimpici invernali.

PATTINAGGIO DI FIGURA

Il pattinaggio di figura è uno sport invernale individuale, di coppia e di squadra in cui gli atleti, dotati di pattini, eseguono sul ghiaccio degli esercizi composti da figure, passi, trottole e salti, su una base musicale. Fu il primo sport invernale incluso nelle Olimpiadi, nel 1908. Le quattro discipline olimpiche sono individuale maschile, individuale femminile, coppia di danza e coppia di artistico. Il pattinaggio sincronizzato non è disciplina olimpica. Dalle competizioni di livello intermedio al senior, i pattinatori generalmente eseguono due programmi (corto e lungo o libero), che a seconda della disciplina possono includere trottole, salti, sequenze di passi, sollevamenti, salti lanciati, spirali, e altri elementi o passi.
La lama del pattino ha una scanalatura sul fondo, la quale crea due bordi distinti - interno ed esterno, detti fili. Nel pattinaggio di figura, il pattinatore dovrebbe scivolare su un filo della lama e non su entrambi contemporaneamente, il quale è denominato come filo piatto. Durante una trottola, il pattinatore usa un punto preciso della lama, che è la parte più rotonda della lama, appena dietro la punta e vicino al centro della lama. I pattini utilizzati nel pattinaggio individuale e di coppia hanno una serie di larghi denti seghettati chiamati dentini (toe picks in inglese) sulla parte anteriore della lama. I dentini sono principalmente utilizzati nel decollo dei salti. Le lame da danza sono di un pollice (equivalente a 2,54 centimetri) più corte nella coda e hanno dentini più piccoli. Quanto detto vale anche per la variante praticata sui pattini a rotelle.
L'attività agonistica internazionale è organizzata dalla International Skating Union (ISU). In Italia il pattinaggio di figura rientra tra le discipline di competenza della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG).

Il termine "pattinaggio di figura" si impone nella lingua italiana con le olimpiadi invernali di Torino del 2006, sostituendo la dizione "pattinaggio artistico", precedentemente utilizzata sia per il ghiaccio che per le rotelle. L'anglicismo proviene da "figure skating". Difatti di origine inglese è lo sviluppo, a partire dall'inizio del 1800, dei passi base del pattinaggio (tre, boccola, controtre, venda,...) la cui esecuzione lascia impressa sul ghiaccio una figura, tracciata della lama che vi scorre. "Figure skating" si riferisce a questa accezione. L'espressione inglese si consoliderà e rimarrà inalterata ad indicare tutto l'insieme delle specialità artistiche compresa la danza, come a tutt'oggi asserito dall'ISU. Quindi le discipline che rientrano nel pattinaggio di figura sono il singolo (o individuale) maschile e femminile, la coppia, la danza. Nelle competizioni le figure vere e proprie (in inglese "compulsory figures" ossia "figure obbligatorie") prevedevano una loro sessione di gara e l'assegnazione di punteggi che contribuivano, assieme a quelli del programma libero, a determinare la classifica finale. Dal 1990, per varie ragioni, le figure sono state abolite dalle competizioni olimpiche su ghiaccio, lasciando il pattinaggio di figura... orfano delle figure. Il pattinaggio artistico a rotelle, che a tutt'oggi non è mai stato ancora chiamato "di figura", include invece nelle competizioni... le figure. Queste vengono dette assai di rado "figure obbligatorie", preferendo quasi sempre la denominazione "esercizi obbligatori" o più semplicemente "gli obbligatori".

 
 
 
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