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Università di Pisa - Orizzonte degli Introvabili - Oggetti unici, particolari e....tanto altro

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“UNIVERSITA' DI PISA”

Le testimonianze iniziali della presenza a Pisa di scuole di diritto, laiche e monastiche, risalgono alla seconda metà del XII secolo, quando la città ebbe raggiunto un notevole sviluppo economico. Del secolo successivo sono le prime attestazioni riguardanti la presenza di dottori di medicina e chirurgia.
L'effettiva fondazione della scuola verrebbe individuata con la bolla
lt In supremae dignitatis, siglata da Papa Clemente VI ad lt Avignone il 3 settembre 1343,lt dal cui incipit trae origine il motto dell'università: In supremae dignitatis specula. Tuttavia, alcuni storici come Angelo Fabroni e più tardi Nicola Carranza e Giuseppe Rossi Sabatini, anticipano la data di fondazione al 1338, ponendo la distinzione fra nascita de facto e la concessione del privilegium. Pochi mesi dopo, alla prima bolla papale ne seguì una seconda con la quale Clemente VI, in via del tutto eccezionale, consentì ai religiosi di frequentare lo Studio pisano. Nel 1355 lo Studio fu riconosciuto anche dall'imperatore Carlo IV e negli anni successivi, nonostante avversità quali guerre e pestilenze, l'Università crebbe, avviando l'insegnamento della grammatica nel 1369. Con la conquista di Pisa – oramai semidistrutta e impoverita – da parte dei Fiorentini, la sorte dell'università segui quella della città, cosicché dopo il 1406, dovette chiudere.
Dal XV secolo al XVI secolo
Nel 1473 lt Lorenzo de' Medici riaprì lo Studio che perdurò sino al 1509 allorquando la città di Pisa, ricondotta sotto il dominio di Firenze, fu privata della sua Università poiché ribellatasi, nel 1494, in occasione della discesa di Carlo VIII di Francia. Sei anni più tardi, l'Università fu riaperta e poté godere del ruolo preminente assunto dalla città dove, per volontà dei Medici, confluirono gli interessi commerciali e immobiliari delle famiglie fiorentine del tempo.lt
Lo studio pisano fu riaperto in via definitiva, grazie a
Cosimo I de' Medici, il 1º novembre lt 1543 e collocato presso la sede di palazzo della Sapienza, laddove poté disporre dell'innovativo orto botanico e di un corpo docente qualificato e debitamente remunerato.
Dal XVII secolo al XIX secolo
Nel corso del XVII e XVIII secolo l'ateneo ebbe un periodo di intensa e prolifica attività, sorsero le nuove cattedre di lt fisica e chimica, furono ampliati l'orto botanico e il museo di scienze naturali e terminata la Specola.
All'inizio del XIX secolo nacque la cattedra di clinica chirurgica e la prima facoltà di agraria, quest'ultima ad opera di Cosimo Ridolfi. Dal 1° al 15 ottobre 1839, Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani, a cui parteciparono oltre quattrocento studiosi. Dal 1850 si svilupparono gli insegnamenti ingegneristici con l'istituzione dei corsi di laurea di ingegneria civile e di architettura, ai quali seguì, nel 1875, il primo corso di applicazione per ingegneri.
Con la legge del 31 luglio 1862 l'ateneo pisano venne riconosciuto come una delle sei università primarie nazionali, insieme a quelle di Bologna, Napoli, Palermo, Pavia e Torino.
Dal XX secolo all'età contemporanea
Nel 1913 fu inaugurata la Scuola di applicazione di ingegneria, poi costituitasi nella facoltà di ingegneria dell'università nel 1935. Nel 1923 la riforma Gentile riconobbe l'università pisana come ateneo di rango. L'università fu la prima in Italia a istituire nel 1969 un corso di laurea in informatica. Nell'ottobre 2008, l'ateneo fu l'epicentro di un movimento critico nei confronti della riforma scolastica ed universitaria attuata dal governo Berlusconi; tali moti di protesta sfociarono, durante il 2010, nell'occupazione di diverse facoltà universitarie e di luoghi strategici della città quali ponti, stazioni, aeroporto e la caratteristica torre pendente.

 
 
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