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Virgilio - Orizzonte degli Introvabili - Oggetti unici, particolari e....tanto altro

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Immagine giovanile del poeta Virgilio, di profilo e con la corona di alloro, di autore ignoto.

 
 

“BIMILLENARIO DELLA MORTE DI PUBLIO VIRGILIO MARONE”


Poeta latino, mato ad Andes, oggi Pietore, presso Mantova nel 70 a.C. e morto a Brindisi, nel 19 d.C.
Di umili origini, presa la toga virile nel 55 a.C.
Si recò a Milano per studiare retorica e quindi a Roma, dove sentì vivo il richiamo per la poesia e la filosofia.
A Napoli, alla scuola di Sirone, si applicò allo studio della filosofia di Epicuro.
A 25 anni tornò nella sua terra natale, dove vide la espropriazione dell’agro mantovano e la suddivisione delle terre  ai veterani di Filippi: tra i poderi espropriati fu anche quello del poeta.
Questa vicenda personale, l’identificazione dell’ideale epicureo di vita nella pace dei campi, sono alla radice delle “Bucoliche”.
Come risarcimento dell’espropriazione subita, Mecenate assicurò a Virgilio un podere in Campania.
E a Mecenate Virgilio dedica il poema in quattro libri, in esametri: le “Georgiche”.
L’Eneide di Virgilio resta il più celebre poema epico dell’antichità, dopo l’Iliade e l’Odissea.
La fortuna di Virgilio toccò la sua punta massima nel Medio Evo, quando egli fu considerato mago, maestro d’ogni sapienza, profeta del Cristianesimo.

 
 
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